13 Marzo 2017 Comunicato stampa
Grande partecipazione di pubblico all’incontro “Life+TROTA: prospettive per una sana gestione della pesca”, che si è svolto questo weekend in occasione della rassegna “Wild Nature Expo”, presso il centro fiere di Villa Potenza (MC).
La fiera, un evento imperdibile per appassionati e cultori del vivere all'aria aperta, ha visto l’intervento di molti pescatori e associazioni ed è stata l’occasione per parlare di alcune tematiche fondamentali, tra cui i contratti di fiume, la gestione dei corsi d'acqua e i risultati del progetto Life+TROTA.
Un’opportunità, dunque, per approfondire l’argomento con le associazioni piscatorie e tutti gli appassionati del settore, e per mettere a tacere le riserve che, qualche settimana fa, erano state avanzate dal presidente di Enalcaccia Giorgio Salustri. In particolare, come spiegato dal professor Massimo Lorenzoni dell’Università degli Studi di Perugia e da Legambiente Marche nel corso dell’incontro, la finalità del progetto europeo Life+TROTA, che vede un partenariato composto da ben due province, Pesaro-Urbino e Fermo, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Perugia e Legambiente, è quella di migliorare le prospettive di conservazione della trota nativa mediterranea (trota macrostigma) e, più in generale, di proteggere i pesci dulcicoli, ovvero d’acqua dolce, dell’area mediterranea.Non c’è nessun nesso, infatti, tra il Progetto “Life+TROTA” e il mancato ripopolamento dei corsi d’acqua regionali. In realtà, la Legge Regionale non vieta il “consueto ripopolamento di fiumi e torrenti con trote, trotelle e uova”, ma vieta, in conformità a norme nazionali e direttive comunitarie, di farlo con specie e popolazioni non originarie del nostro territorio. Un divieto che trova le sue ragioni nelle conseguenze che queste immissioni possono avere sulle specie autoctone come la trota macrostigma, il cui declino l’ha portata ad essere inserita nella Direttiva "habitat" 92/43/CEE tra le “specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione”.
Per queste ragioni, il Progetto “Life+ TROTA” rappresenta una reale opportunità per la nostra regione, perché,grazie alle ricerche e alle attività finora intraprese, le Marche costituiscono una delle poche regioni italiane in grado di adeguare i propri programmi di gestione della fauna ittica nel rispetto della normativa vigente (nazionale e regionale), garantendo un corretto equilibrio fra aspettative dei pescatori sportivi e esigenze di conservazione.
Il progetto Life+TROTA, infatti, in questi tre anni di svolgimento ha collaborato proprio con le associazioni piscatorie locali con lo scopo di condividere insieme a loro gli obiettivi e le attività di campo, costruendo con il territorio le condizioni per il mantenimento dei risultati ottenuti.