31 gennaio 2017
A cura del team dei ricercatori Life TROTA
Nella seconda metà del 2017 sono proseguite le attività del progetto Life+ TROTA e sono state effettuate le uscite necessarie a completare le azioni di eradicazione.
I dati raccolti sul campo permetteranno di conoscere l'esito della rimozione delle trote atlantiche aliene, ma anche di approfondire le relazioni ecologiche intra e interspecifiche di alcune altre specie ittiche, quale ad esempio lo scazzone Cottus gobio. Inoltre, presso l’impianto ittiogenico di Cantiano è terminato il periodo di quarantena e sono stati selezionati i riproduttori selvatici caratterizzati da livelli assoluti di purezza. Vogliamo ricordare che le attività degli ultimi mesi hanno subito un grave contraccolpo a causa del devastante terremoto che in più riprese ha colpito il centro Italia, insistendo nelle aree coinvolte dal progetto e soprattutto danneggiando uno dei partner del Life+ TROTA, ovvero il Parco Nazionale Monti Sibillini. Il Parco sta comunque lavorando senza sosta per valutare lo stato del territorio, soprattutto per poter intervenire sulla sicurezza dei luoghi e dei sentieri.
Infine, una buona notizia: la Commissione Europea ha valutato positivamente il lavoro svolto sino ad ora dal parteneriato di progetto. Soprattutto, la CE ha espresso apprezzamento per lo stato di attuazione delle azioni concrete, per i risultati raggiunti e per il lavoro svolto dai partner.
Nello specifico, questi i punti principali delle attività portate avanti negli ultimi mesi:
Produzione di trote mediterranee (Azione C2)
Le spremiture in corso della stagione riproduttiva 2016/17 hanno permesso di ottenere finora circa 20.000 uova fecondate (previste da progetto: 10.000). L'incremento nella produttività è conseguenza del fatto che i riproduttori selvatici campionati nei primi due anni di progetto hanno raggiunto taglie maggiori e, conseguentemente, una più elevata fecondità. Inoltre, alcune femmine mediterranee prodotte in allevamento nella stagione riproduttiva 2014/15 hanno raggiunto quest’anno la maturazione ed è stato possibile utilizzarle, insieme agli esemplari campionati in natura nel mese di novembre. Purtroppo, le difficoltà logistiche legate ai ripetuti terremoti verificatisi nell’area del Parco nazionale di Monti Sibillini a partire da agosto, hanno reso problematico il campionamento dei riproduttori selvatici e, in particolare, non è stato possibile raggiungere la località “Gole dell’Infernaccio” lungo il fiume Tenna. Anche l’accesso alle Gole della Valnerina è stato difficile per la grande frana che ha sbarrato il fiume Nera poco a Valle di Visso. Per questo motivo, il sito di campionamento è stato raggiunto solo dopo un lungo itinerario attraverso l’Umbria.
Rimozione delle trote aliene (Azione C3)
Fino al mese di ottobre 2016 sono proseguite le attività di rimozione delle trote atlantiche aliene nei tratti fluviali precedentemente individuati. Come già segnalato nella newsletter N. 4, i risultati positivi dell’azione C3 fanno ben sperare che nel corso dell’ultimo anno di progetto (2017) si possa iniziare la reintroduzione della trota mediterranea nei sei tratti fluviali liberati dalla specie aliena. Alcune osservazioni preliminari sull'impatto delle azioni del Progetto a livello di siti, habitat e specie, indicano che la rimozione della trota atlantica di origine domestica favorisce una rapida ripresa delle prede potenziali di questa specie invasiva. In particolare, l’elaborazione dei dati raccolti sullo scazzone (Cottus gobio) ha permesso di presentare al XVI convegno dell’AIIAD (Popoli, 21-23 ottobre 2016) una comunicazione dal titolo “Population status of Cottus gobio (Linnaeus, 1758) in two Mediterranean rivers (central Italy) after eradication of Atlantic brown trout Salmo trutta Linnaeus, 1758”. Il contributo presentato a Popoli sarà pubblicato negli atti del convegno. Inoltre, i risultati ottenuti sono in corso di ulteriore elaborazione per la pubblicazione di un articolo scientifico che a breve verrà inviato a un’importante rivista internazionale di ittiologia.
Analisi delle portate estive dei corsi d’acqua (Azioni C5)
Nell'estate 2016 è stato avviato il secondo anno di monitoraggio dei deflussi nelle stazioni individuate per l'azione C.5 e le attività sono proseguire fino a metà autunno. Non è stato possibile acquisire il dato di portata del fiume Tenna nella zona delle Gole dell'Infernaccio a causa degli eventi sismici che hanno impedito il raggiungimento della località di rilevamento. Proprio a seguito di questi eventi tellurici è stato registrato un anormale incremento delle portate fluenti in alveo in alcune località del bacino del fiume Nera: il monitoraggio dell'andamento di questo nuovo fenomeno, che potrebbe avere importanti implicazioni per le biocenosi acquatiche, sarà oggetto di nuovi rilievi da parte dei partner di progetto.
Alla fine del mese di settembre, presso la sede di Visso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si è tenuto, inoltre, un corso sulle tecniche di misurazione delle portate rivolto agli agenti del Corpo Forestale dello Stato operanti nel territorio della regione Marche. In questo modo potrà essere effettuato un controllo più efficace e continuo delle portate fluenti nei corsi d’acqua dell’intera regione.
Attività divulgative (Azione E)
Il 14 ottobre si è tenuto un incontro con le associazioni piscatorie di Pergola, allo scopo di esporre i risultati finora raggiunti e per sollecitare una maggior partecipazione dei pescatori alle attività del Life TROTA. Per il giorno 27 ottobre, inoltre, era previsto, presso la sala riunioni dell'ufficio decentrato della Provincia di Fermo un altro incontro, coordinato da Legambiente, con i rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e della cittadinanza alla presenza dei partner del progetto e dell’Ing. Adolfo Marinangeli, Sindaco di Amandola. Tale evento è stato rimandato a data da destinarsi a causa dei tragici eventi sismici (mercoledì 26 Ottobre – Domenica 30 Ottobre) che hanno interessato l’area, soprattutto il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, partner di progetto.
La partecipazione al XVI Convegno dell’AIIAD con un intervento sugli effetti positivi dell’eradicazione della trota atlantica aliena ha suscitato l’interesse di molti congressisti, che hanno formulato numerose domande allo scopo di approfondire la conoscenza del progetto life TROTA. La partecipazione al convegno nazionale, a cui erano presenti oltre 60 ittiologi provenienti da tutta Italia, ha quindi rappresentato l’occasione per attirare l’interesse del mondo scientifico sui risultati positivi ottenuti nel corso del progetto, non soltanto in riferimento alla trota Mediterranea ma anche riguardo altre specie di notevole interesse conservazionistico, come Cottus gobio. Inoltre è stato positivo il confronto con altri progetti finalizzati alla conservazione della biodiversità ittica autoctona nell’ambito di aree di rilevante interesse naturalistico, come i progetti LIFE+ BARBIE e LIFE CONFLUPO.
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