25 marzo 2016
Grazie ai lavori di ristrutturazione, previsti dall’azione C1 del progetto Life+ Trota, il Centro ittiogenico di Cantiano, gestito dalla Provincia di Pesaro e Urbino, ha subito importanti interventi strutturali ed è oggi un vero e proprio punto di riferimento per la gestione delle trote nel territorio marchigiano.
A causa dell’alluvione che ha colpito l’Italia Centrale tra il 10 e il 13 novembre 2013, il centro aveva infatti subito danni strutturali tanto da dover mettere in sicurezza alcune parti dell’impianto adiacenti al torrente Bevano, il cui straripamento aveva causato erosione degli argini e abbassato la quota di fondo alveo.
Nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016 (dedicati alle attività di collaudo dell’impianto) sono stati quindi portate avanti le seguenti attività:
- realizzazione della nuova nursery per la stabulazione delle trote attraverso l’acquisto e la posa in opera delle vasche in vetroresina, necessarie per garantire la separazione degli stock genetici individuati nell’ambito delle azioni A2-A3;
- interventi migliorativi e di naturalizzazione delle vasche in cemento esistenti;
- installazione ed attivazione degli schiuditoi per Artemia salina da utilizzare per la nutrizione delle giovani trote stabulate.
Sono stati inoltre effettuati lavori di riadeguamento dell'impianto idrico e di scarico al fine di collegare il sistema di 10 vasche in vetroresina per la stabulazione. Costruito negli anni '50, questo centro di acquacoltura, consiste di 14 vasche esterne, un laboratorio e una struttura utilizzata come incubatoio per le uova fecondate. Le diverse fonti di alimentazione dipendono dalle diverse esigenze ecologiche dei differenti stadi vitali della trota: in particolare nelle prime fasi del ciclo biologico (uovo, avannotto, trotella) è fondamentale poter disporre di acque microbiologicamente pure, limpide, ad elevato tenore di ossigeno disciolto ed eventi temperatura costante, prossima alla temperatura di schiusa ottimale per la trota che è di circa 10° C.
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