SAVE THE DATE - 9 Gennaio 2018 a Visso: workshop territoriale

Il contributo del progetto Life Trota per la conservazione della trota mediterranea (Salmo cettii) e la valorizzazione delle specie autoctone 
nei siti Natura 2000 e nelle Aree Protette
 
Visso (MC), Martedì 9 gennaio 2018 - ore 16.00
c/o Comune di Visso (ex piscina, loc. Palombare) 
 Sala del Consiglio Comunale
 
Obiettivo del progetto Life Trota è stato quello di recuperare e conservare le ultime popolazioni native di Salmo macrostigma, grazie ad attività di selezione delle popolazioni pure di ceppo mediterraneo e reintroduzione nei bacini fluviali delle Marche. Le analisi genetiche, demografiche ed ambientali hanno coinvolto 14 SIC, 32 località di campionamento, ed oltre 700 esemplari analizzati.
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea e promosso da Provincia di Pesaro e Urbino, Provincia di Fermo, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Università Politecnica delle Marche, Università di Perugia e Legambiente ha permesso l’effettiva applicazione delle direttive “Habitat” e “Water Framework (2000/60 CE). Il Progetto è stato inoltre un utile strumento per aumentare il confronto e il dialogo sulle attività gestionali di supporto all’arte della pesca e le esigenze di conservazione nelle aree Natura 2000. 
L’incontro mira quindi ad essere un momento di presentazione dei risultati delle attività concrete di conservazione svolte sul territorio marchigiano e una ulteriore occasione di scambio di esperienze con i rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e della cittadinanza.
 
Saluti
Oliviero Olivieri, Presidente Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Carlo Bifulco, Direttore Parco Nazionale dei Monti Sibillini
 
Introduzione
Diego Mattioli, Provincia di Pesaro e Urbino, Project coordinator
 
Interventi
Andrea Splendiani, Università Politecnica delle Marche
Massimo Lorenzoni, Università degli Studi di Perugia
Alessandro Rossetti, Parco Nazionale Monti Sibillini
Francesca Pulcini, Presidente Legambiente Marche
Simone Egidi, Provincia di Fermo
 
Conclusioni
Antonio Nicoletti, Responsabile Biodiversità e Aree Protette Legambiente

 

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