The pluriannual project on the preservation of the trout and its habitat in Central Italy will start on the 1st of November

Pesaro, 15 ottobre 2013                                                             Comunicato stampa

Coinvolti i bacini fluviali delle Marche e parte dell'Umbria
Il
progetto è coordinato dalla Provincia di Pesaro e Urbino con la collaborazione di Legambiente, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Provincia di Fermo, Università degli Studi di Perugia e Università Politecnica delle Marche

Mettere in atto azioni concrete per la conservazione delle trota nativa dell'area mediterranea e del suo habitat in Italia centrale. È questo l'obiettivo del progetto Trout Population Recovery in Central Italy – Acronimo LIFE+ TROTA, iniziativa co-finanziata nell’ambito del programma comunitario LIFE+ presentata questa mattina in conferenza stampa a Pesaro, che prenderà il via il prossimo 1° novembre.

Ha aperto la conferenza stampa l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino, Tarcisio Porto, che ha presentato e descritto gli obiettivi, le finalità, la tempistica e il partenariato coinvolto che ha fortemente creduto e voluto il progetto LIFE+ TROTA. A seguire il Prof Caputo Barucchi dell’Università Politecnica delle Marche e il Prof Massimo Lorenzoni, dell’Università degli Studi di Perugia, hanno illustrato quelli che sono gli aspetti tecnico-scientifici del progetto, dettagliando e descrivendo le azioni che il partenariato di progetto realizzerà sul territorio interessato. Il Dott. Oliviero Olivieri, Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e la Dott.ssa Loredana Borraccini, Dirigente della Provincia di Fermo, entrambe Beneficiari Associati di progetto, hanno descritto il loro coinvolgimento e il loro ruolo nel progetto. Ha moderato la conferenza stampa il Dott. Antonio Nicoletti, di Legambiente Onlus, partner responsabile delle attività di comunicazione del progetto.

La trota macrostigma è classificata come specie vulnerabile in Europa e fortemente minacciata in Italia a causa del sovra-sfruttamento della risorsa idrica, l'alterazione degli habitat fluviali e attività di ripopolamento con trote domestiche e alloctone all'area del Mediterraneo che portano a fenomeni di ibridazione della specie locale.

La caratterizzazione genetica e demografica della popolazione delle trote, la caratterizzazione ambientale dei corsi d’acqua che saranno poi soggetti ad azioni di conservazione, l'adattamento di un impianto di acquacoltura da gestione convenzionale a un impianto per la gestione e il recupero dei popolamenti nativi di trota mediterranea, la rimozione di trote aliene dai corsi d’acqua selezionati per lo svolgimento di attività di ripopolamento, una campagna di promozione e sensibilizzazione sulle attività svolte, sono solo alcune delle attività previste nel progetto e che saranno portate avanti nel corso dei 51 mesi previsti per le attività.

I siti di interesse comunitario interessati dalla programmazione sono molte: Piana di Pioraco; Serre del Burano; Valle dell’Ambro; Gole della Valnerina – Monte Fema; Monte Bove; Val di Fibbia – Valle dell’Acquasanta; Gola del Fiastrone; Valle dell’Infernaccio – Monte Sibilla; Monte Nerone – Gola di Gorgo a Cerbara; Monte Giuoco del Pallone – Monte Cafaggio; Valle Rapegna e Monte Cardosa; Monte Pennino – Scurosa; Monte Catria e Monte Acuto.

Tra i risultati previsti ci sono l'ampliamento della mappa della variabilità genetica di questa specie nell'area di studio, l'acquisizione di conoscenze approfondite sulle caratteristiche idrologiche dei torrenti che ospitano popolazioni di trota macrostigma, la conversione di un impianto convenzionale di acquacoltura in un impianto volto a ridurre il più possibile i rischi di domesticazione, il coinvolgimento della comunità delle associazioni piscatorie e ambientaliste per aumentare la consapevolezza nella questione della conservazione della trota e per facilitare l’accettazione di regole più efficaci nel gestire le attività di pesca e quelle di conservazione.

I soggetti beneficiari sono la Provincia di Pesaro e Urbino, che coordina il progetto, Legambiente, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la Provincia di Fermo, l'Università degli Studi di Perugia e l'Università Politecnica delle Marche.

Alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre ai partner/beneficiari associati di progetto, anche esponenti delle diverse Istituzioni e Organizzazioni regionali, a testimonianza delle aspettative e del vivo interesse che il LIFE+ TROTA desta già sul territorio. Sono, infatti, intervenuti al dibattito anche il Prof. Massimo Pandolfi referente di WWF, il Dottor Francesco Bocchino, rappresentante dell’Autorità di Bacino Regionale Marche. Erano presenti alla conferenza stampa, tra gli altri, per la Provincia di Macerata Manuele Mariotti, per la Comunità Montana Catria Nerone Massimo Ciabocchi e infine Rodolfo Perlini per l’ARCI Pesca FISA.

L'ufficio stampa di Legambiente Marche
Francesca Pulcini
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